Quale proposta o intermediario finanziario si può definire etico? Cosa è un investimento etico e sostenibile? Proviamo a fare chiarezza.

La finanza è piena di opportunità per chi opera nel settore finanziario. La prima garanzia di eticità deve essere data dalla persona che ci segue. Una consulenza finanziaria è etica e sostenibile se guarda l’interesse di chi ha un bisogno ed obiettivo. Deve suggerire quello che è più giusto e che costa meno. Un bel patto da fare col cliente in un mondo pieno di clausole poco chiare, costi nascosti ed inganni scritti nel contratto ma non raccontati al cliente. E tante volte, anche il consulente non ha ben chiaro cosa sta proponendo. Per cui è anche importante non affidarsi solo per conoscenza. Bisogna essere certi della formazione e competenza professionale della persona cui ci affidiamo.

Polizze vita, poca chiarezza e molti venditori

Bisogna avere competenze tecniche importanti per capire veramente un contratto assicurativo. Anche per questo è essenziale avere un consulente di fiducia. Ti racconto alcuni episodi realmente accaduti con nomi di fantasia per ragioni di privacy.

Filippo avvia un piano assicurativo per tutelare i suoi 4 figli. Il piano dura 30 anni e prevede versamenti trimestrali. Dopo 8 anni, Filippo non riesce a pagare la rata ed interrompe definitivamente i versamenti.  Il capitale messo in polizza si riduce automaticamente di circa il 70% senza la possibilità di riavere quanto accantonato, né adesso né a scadenza. Filippo non è neppure stato avvisato dal suo consulente che l’interruzione avrebbe provocato una perdita simile. Dopo anni decide di riprendere il capitale, mi incontra e scopre le vere condizioni di polizza che nessuno gli aveva mai veramente dettagliato.

 

 

Un salvadanaio per il lungo termine

Maria ha sottoscritto una polizza per costruirsi un salvadanaio. Mette da parte 100€/mese per 20 anni, serviranno per i suoi figli o esigenze di lungo termine. Il danaro viene investito in una gestione separata. L’obiettivo di Maria è sacrosanto, giustissimo mettere da parte per esigenze di lungo termine. Tuttavia questo contratto prevede di conservare il danaro facendolo rendere circa il 2% annuo con costi esorbitanti. Ogni volta che aggiunge soldi paga il 15% e non le permette di riscattare prima dei 20 anni a meno di penali decrescenti. Fra 20 anni Maria riavrà i suoi soldi, forse poco più o addirittura di meno. Chi ci ha guadagnato? Di certo non Maria che comprava pane, pasta, latte ed il biglietto del treno alla metà 20 anni addietro.

Fondo pensione e rendita contro-assicurata

      Paolo è benestante. Termina di lavorare avendo messo da parte anche 150.000€ in un fondo pensione cui adesso chiede una rendita vitalizia. Purtroppo Paolo muore dopo soli 3 mesi, i suoi risparmi vengono polverizzati. Marco, benestante nella medesima situazione, ha invece  scelto una rendita reversibile. Anche Marco muore dopo 3 mesi e la pensione passa alla moglie. Purtroppo però anche la moglie muore presto. Pure in questo caso tutto il risparmio nel fondo pensione si è volatilizzato. Se Marco o Paolo avessero scelto la rendita contro-assicurata, non ci sarebbero stati problemi. Il loro consulente perchè non l’ha suggerita? Il fondo pensione proposto dal consulente, la prevede?

Capisci bene che bisogna andare oltre le sigle SRI, ESG, Banca Etica e molti altri. E’ ancor prima essenziale avere accanto una persona preparata ed onesta. L’eticità e sostenibilità nelle scelte finanziarie passa in primis da chi ci fa le proposte. Solo il consulente finanziario può conoscere fino in fondo le condizioni di contratto e le alternative possibili. 

Quanto conta per te che il consulente sia un amico o addirittura un parente? Riusciresti ad andare oltre e scegliere un professionista solo per la sua competenza e deontologia? 

 

 

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