L’inflazione indica quanto aumentano di costo le cose compriamo ogni giorno. Il costo del danaro ci dice quanto vale possederlo. Ebbene il mondo è cambiato in qualche decennio. Oggi c’è inflazione ma molto poca ed il denaro non vale nulla! Anzi il denaro fermo ha un costo.
Anni 80. Mio padre contrae un mutuo a tasso fisso per comprare casa al 15%! Oggi qualcuno lo definirebbe quasi un tasso usuraio. Adesso si fanno mutui a 20 anni con tasso fisso circa 1%. Tutto normale, ieri ed oggi? La risposta è sì. Negli anni 80, il denaro valeva molto, la banca si prendeva un margine ulteriore per prestarlo ed ecco il tasso fisso al 15%. Oggi il denaro vale negativo, più il margine ed ecco i tassi dei mutui di fine 2019. E l’inflazione?
Il costo della vita
Negli anni 80 l’inflazione galoppava. Gli stipendi sono stati adeguati in aumento. I lavoratori non sono diventati più ricchi. Semplicemente si è tentato di tamponare l’enorme aumento che avevano le cose che ciascuno comprava.
Ed oggi? L’inflazione misurata è circa il 2%. Io direi molto di più se guardo agli aumenti di pasta, pane, latte, del biglietto del treno.
Adesso dico una cosa che hai sentito dire un sacco di volte. L’inflazione ci indica la perdita del potere di acquisto. Proviamo a tradurla per capirci? Francesco ha sul conto corrente da 20 anni 10.000€ conservati per sostenere esigenze di medio e lungo termine. Al netto dei costi di conto corrente e tasse dello stato, quanto sono oggi? Facciamo che Francesco ha trovato una banca generosa ed uno Stato Peter Pan. Il suo salvadanaio è costato zero! Per effetto inflazione i suoi risparmi sono diventati 7.200€. Il salvadanaio è costato 2.800€, -28%! Certo sul conto ci sono ancora 10.000€. Ma Francesco ci comprerà molte meno cose. E se come penso, l’inflazione reale è ben superiore al 2% dell’ISTAT? La perdita di Francesco sarebbe ancora più grande!
Ed attenzione! Lo Stato ha sempre tassato i soldi sul conto. In 20 anni, l’imposta di bollo è costata 684€. Ed il conto corrente? Quanto gli è costato?
Il costo del denaro per le banche
Francesco non ha mai avuto un conto corrente costoso. Ha sempre lavorato con una banca che non gli ha fatto pagare nulla, canone, operazioni, prelievi, tutto a zero! Le cosiddette banche on line hanno queste caratteristiche. Ma attenzione! E’ sempre più raro trovare un conto gratuito.
Oggi avere soldi dei depositanti fermi è un costo. Le banche li parcheggiano in BCE pagando un onere sempre più alto. L’operazione del Quantitative Easing della BCE ha questo scopo. Disincentivare i soldi a stare fermi. Le banche li devono prestare a costi bassi. Ed ecco i mutui a circa 1%. Le persone che hanno risparmi li devono investire. Altrimenti il servizio di deposito diventa insostenibile per le banche.
Per questa ragione Unicredit ed Intesa stanno pensando a forme per disincentivare i soldi a stare fermi. Non solo due banche così note e diffuse si stanno muovendo. Anche molti conti on line hanno un costo. In fondo le banche stanno dicendo una cosa ai depositanti. Usate i vostri soldi altrimenti vi dobbiamo far pagare il servizio di conto corrente.
E’ il momento giusto per investire?
In sintesi, il servizio di conto corrente ha un costo a meno che non decidi di investire. Come? Comprando una casa facendo un mutuo o un prestito. Oppure semplicemente mettendo a reddito i tuoi risparmi. E Francesco che ne pensa? No investire no, ho paura di perdere i miei soldi. Peccato Francesco, nel 2019 ti sei perso guadagni importanti su tanti mercati finanziari. Ok ma hai visto cosa è successo solo nell’ultimo trimestre 2018? Le grandi perdite di quei tre mesi sono state ampiamente ricompensate dai rialzi successivi. Eh ma adesso i mercati sono ai massimi? E se saliranno ancora? E se scendono non avrai paura di entrare non sapendo quanto andranno giù? La risposta a queste domande non è nell’andamento dei mercati. Piuttosto ritorniamo alle basi dell’educazione finanziaria. Proviamo a capire quali sono le esigenze future di Francesco e gli obiettivi che vuole raggiungere.
Un’epoca mai vista prima
Non avevamo mai vissuto un tempo così prolungato di tassi bassi per tante banche centrali nel mondo. I genitori di Francesco erano abituati ad investire in btp procurando guadagni interessanti. Oggi quei guadagni sono una sfida anche per un investimento azionario!
Certamente non è facile prendere decisioni. La finanza è come la tua salute. Non puoi decidere da solo. Lascia fare a ciascuno il suo mestiere. Se non lo hai già , scegli un consulente finanziario di cui fidarti. E’ lui il professionista che ti può guidare in questa nuova era che stiamo vivendo.
Cosa farà Francesco adesso? Si ostinerà a tenere le sue 10.000 sul conto? Accetterà di pagare i costi di conto corrente? Negherà che le sue 10.000€ sono diminuite in tutto questo tempo? Continuerà a pensare che solo del suo medico di famiglia ci si può fidare? Chiamerà il suo consulente finanziario solo se il bancomat non funziona?

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